Meditazione musicale sul salmo 42 (41)
Organo Livia Mazzanti
Introduzione
Johann Sebastian Bach – Aria “Seufzer, Tränen, Kummer, Not” (Sospiri, pianti, pena,
1685-1750 dolore) dall Cantata n.21
Lettura del salmo
Louis Vierne – “Cortège” dalle “Trois Improvisations”
1870-1937
Riflessione
Marin Marais – Sarabande “La Désolée”
1656-1728
Riflessione
Louis James Alfred Lefébure-Wély – “Prière”
1817-1869
Riflessione
Johann Sebastian Bach – Aria “Ergiesse dich Reichlich, du Göttliche Quelle”
(Vèrsati in abbondanza, o fonte celeste)* dalla Cantata n. 5
Preghiera
Livia Mazzanti – Improvvisazione sul salmo 42 (41)
Domenica 27novembre 2020 ore 17.00
Chiesa S. Lucia del Gonfalone – Missionari Clarettiani
Via dei Banchi vecchi 12 Roma
www.liviamazzanti.org
Prossimo appuntamento domenica 27 dic. Ore 17.00
CANTO DELLA NOTTE OSCURA DELL’ANIMA LONTANA
2 Come una cerva sospira alle fonti,
anela a te la mia vita, o Dio:
3 la gola mia ha sete di Dio,
del Dio vivente, e quando verrò
e potrò il volto di Dio vedere?
4 Le mie lacrime sono il mio pane,
giorno e notte io piango, e sempre
mi sento dire: «Il tuo Dio dov’è?».
5 Il mio cuore si strugge al ricordo,
l’anima evoca il tempo felice.
Ero tra i primi, attraverso la folla,
io avanzavo su verso la tenda,
fino alla santa dimora di Dio,
in mezzo a canti festosi di lode
che giubilanti innalzavan le schiere!
6 Perché anima mia, sei così triste,
perché sospiri e ti abbatti su me?
Nel tuo Dio e Signore confida!
Potrò ancora cantar le sue lodi:
lui, del mio volto salvezza, mio Dio!
7 L ‘anima mia si abbatte su me
quando mi prende il tuo ricordo,
e dal fiume Giordano e dall’Ermon
io ti penso, dal monte di Misar:
8 ora un abisso richiama l’abisso!
Qui al fragore di queste cascate
su di me passano a ondate i tuoi flutti;
9 ma Dio mi dà la sua grazia nel giorno,
di notte innalzo a lui il mio canto,
la mia preghiera al Dio vivente.
10 Dirò a Dio, mia roccia e difesa:
«Perché, perché mi hai abbandonato?
per che io devo aggirarmi in pianto,
vestito a lutto per strazio d’iniqui
11 sotto le beffe dei miei avversari?».
Tutte le membra mie sono spezzate,
infrante le ossa, i nemici mi pprimono,
essi mi sfidano tutto il giorno
e mi domandano sempre una cosa:
«Ma dov’è mai il tuo Dio e Signore?».
Perché, anima mia, sei così triste,
perché sospiri e ti abbatti su di me?
Nel tuo Dio e Signore confida!
Potrò ancora cantar le sue lodi:
lui, del mio volto salvezza, mio Dio